Le Università della terza età punti di riferimento per l\'Agenzia della III età

università 2' di lettura 15/10/2008 - Sabato 18 ottobre l’Unilit (Università della III età collegata all’Università di Urbino) mette a disposizione della costituenda Agenzia Regionale per gli Anziani la sua ventennale esperienza nel campo della formazione degli adulti.

Sabato 18 ottobre 2008 alle ore 16, nella sala Pierangeli della Provincia di Pesaro e UrbinO, in Via Gramsci 4, l’Unilit (Università della III età collegata all’Università di Urbino) mette a disposizione della costituenda Agenzia Regionale per gli Anziani la sua ventennale esperienza nel campo della formazione degli adulti. Sergio Pretelli, presidente dell’Unilit provinciale – (con 7 sedi Pesaro, Fano, Urbino, Fossombrone, Cagli, Pergola e Sant’Angelo in Vado)- coordinerà gli interventi del dott. Almerino Mezzolani e del dott. Carmine Ruta, rispettivamente Assessore e Dirigente alla tutela e alla salute della Regione Marche, e del prof. Giuseppe Dal Ferro, presidente della federazione italiana delle Università della III età.



L’Assessorato di Mezzolani, con sensibilità e tempestività, si è fatto promotore della costituzione di un’agenzia regionale della III età che considera l’anziano un plus valore della società e non un soggetto da sopportare e da assistere. Certo, lo studio delle problematiche epidemiologiche e socio economiche, connesse all’invecchiamento, manterranno un carattere prioritario ma, accanto ad esse con pari dignità verrà affrontato il problema della formazione, nella prospettiva di una “longevità attiva”.



Nel campo della formazione, l’Unilit ci lavora da vent’anni; ha compartecipato con i Comuni di Pesaro e Urbino a programmi per la formazione patrocinati dalla Comunità Europea con il fine di formare cittadini consapevoli del loro ruolo nella società che evolve, per dialogare con le nuove generazioni e con le nuove culture degli immigrati. Per passare come ha scritto il presidente Dal Ferro “dalla cultura dell’indifferenza alla convivialità delle differenze e da un pensiero che separa e riduce ad un altro che distingue e collega”. La regione Marche è stata tra le più solerti a riconoscere “il diritto alla cultura” degli adulti con il varo della legge 23/1991.



Le Università della terza età, diffuse su tutto il territorio marchigiano, nel campo della formazione potrebbero diventare dei punti di riferimento per la costituenda Agenzia della III età, per dare significato e smalto al principio di sussidiarietà, fondamentale per dare una dimensione più umana allo sviluppo produttivo della Regione e del Paese.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-10-2008 alle 01:01 sul giornale del 15 ottobre 2008 - 1260 letture

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