Musica, cartelle pazze a bar e ristoranti. La Cna avverte, \'non pagate\'

CNA 1' di lettura 09/11/2009 - Ingiunzioni di pagamento, solleciti con relative minacce di azioni legali e di sanzioni pecuniarie. Ci risiamo. A molte imprese commerciali, ed in particolare a bar e ristoranti della provincia, stanno arrivando cartelle di pagamento (di diverse centinaia di euro), relative alla diffusione di musica nei propri esercizi.

Un\'altra ondata di avvisi è stata infatti recapitata nei giorni scorsi a molte di queste attività che si rivolgono al pubblico da parte della Recus Italia srl per conto del Consorzio Fonografici Scf. Gli importi (che variano in base alla metratura del locale), oscillano da 200 a più di un migliaio di euro.


Come Cna rinnoviamo l’invito a non pagare tale cartelle e ad attendere indicazioni ufficiali in merito. A tal riguardo CNA Com informa che del problema è stata incaricata direttamente la Cna nazionale. “In merito al preteso diritto di riscossione - dice la responsabile provinciale di Cna.Com, Luciana Nataloni - è stata presentata una interpellanza al Ministero per i Beni e le Attività Culturali congiuntamente al Comitato Consultivo Permanente per il diritto d’Autore, al fine di avere delucidazioni e chiarezza in ordine alla problematica che appare attualmente assai confusa e vessatoria”.


La CNA ribadisce comunque che al momento l’unico Ente designato alla trattazione ed alla riscossione del diritto d’autore come diritto principale è la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) che amministra questo diritto per legge in regime di monopolio. Per ulteriori informazioni: 348-7009510 oppure 0721-426127.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-11-2009 alle 14:14 sul giornale del 10 novembre 2009 - 948 letture

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