Ciaroni sulle intercettazioni del G8: il corpo delle donne come merce di scambio

ciaroni 1' di lettura 15/02/2010 - Daniela Ciaroni, Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino, interviene sull\'uso delle intercettazioni legati ai fatti del G8.


Dopo la pubblicazione delle intercettazioni legate alle indagini sui lavori per l’organizzazione del G8, cresce lo sdegno per una prassi di gestione del potere da parte di questa classe politica, che passa sempre attraverso l’uso del corpo delle donne come merce di scambio per ottenere favori, per ottenere appalti, per contribuire ad ammorbidire anche le persone apparentemente più corrette.


Questo modo di fare a cui da tempo siamo subdolamente sottoposti, anche con l’uso dei mezzi mediatici, che guarda caso sono di proprietà di una sola persona, relega sempre più la donna ad un ruolo puramente estetico, mostrando bellissimi corpi, di complemento e abbellimento, da usare per il raggiungimento dei propri scopi ma senza prenderne mai in considerazione la personalità, le competenze, le passioni, come se le donne fossero prive di spessore, di vita propria.


Non è possibile pensare a questa classe politica come interlocutore per istituire vere politiche di genere, che garantiscano le pari opportunità nel mondo del lavoro, che siano in grado di valorizzare il ruolo della famiglia, di creare valide politiche ed azioni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per chi si prende cura delle persone.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-02-2010 alle 15:50 sul giornale del 16 febbraio 2010 - 740 letture

In questo articolo si parla di politica, pesaro, Provincia di Pesaro ed Urbino, danilela ciaroni





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