Sant'Angelo in Vado: costringeva il figlio a spacciare, arrestato un macedone

1' di lettura 19/04/2010 - Un rumeno di 41 anni, B.A. è stato arrestato sabato sera dai carabinieri di Urbino. L'uomo riforniva di cocaina tutta la valle del metauro, sfruttando anche il figlio 13enne.

Operaio metalmeccanico, in regola con il permesso di soggiorno, da tempo residente e ben inserito nel tessuto socio-economico locale, padre di tre figli. E' questo l'identikit dello spacciatore. E' stato fermato nella prima periferia di Sant'Angelo in Vado, pronto a vendere 10 grammi di coca.


Dalle successive perquisizione effettuate in casa, i Carabinieri, coadiuvati dalle unità cinofile, hanno trovato ben 200 grammi di cocaina già confezionata e pronta ad essere venduta. Più un cucchiaio da cucina per il dosaggio ed un bilancino di precisione. Ma non finisce qui.


Pochi minuti dopo l'arresto è rientrato in casa il figlio del rumeno, un ragazzino di 13 anni che, perquisito, è stato trovato con addosso un involucro di cellophane, contenente 5 grammi di cocaina, pronti per essere ceduti. Le indagini hanno rivelato che il 41enne macedone si serviva proprio del figlio, minore dei 14 anni e non imputabile, per effettuare consegne di cocaina agli acquirenti.


Il macedone, è stato rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, mentre la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Ancona, è stata informata relativamente alla situazione del 13enne.





Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2010 alle 12:37 sul giornale del 20 aprile 2010 - 964 letture

In questo articolo si parla di cronaca, riccardo silvi, arresto





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