Qualità di vita delle imprese: Pesaro e Urbino al 43° posto in Italia

confartigianato 2' di lettura 25/06/2010 -

L’Assemblea generale della Confartigianato di Pesaro e Urbino si è riunita nell’assise annuale di giugno per valutare i risultati dell’attività istituzionale e rilanciare il programma di azioni sindacali e di assistenza alle imprese approvato dal XII° Congresso.



Ha preso atto con soddisfazione che 513 imprese sono entrate a far parte della Confartigianato, ma ha anche rilevato che l’ambiente attorno alle aziende, soprattutto quelle di piccola dimensione, deve ancora migliorare. La provincia di Pesaro e Urbino si colloca al 43° posto in Italia (su 103 province) nella classifica che prende in esame la qualità di vita dell’impresa, secondo la graduatoria stilata dall’Ufficio Studi di Confartigianato. Il 1° posto va a Bolzano e la nostra provincia si aggiudica un piazzamento non entusiasmante, considerando la posizione di “metà classifica” e soprattutto guardando il 3° posto ottenuto dalla confinante provincia di Rimini.

Pesaro e Urbino è preceduta da Macerata (39° posto), mentre si lascia alle spalle Ascoli Piceno e Ancona (rispettivamente 44° e 45°), confermandosi sostanzialmente in linea con le medie regionali. Confortanti alcune “voci” che testimoniano una certa vitalità del comparto produttivo provinciale: ottimo l’8° posto complessivo nell’ambito del credito (7ª posizione nel “Grado di penetrazione dei Confidi nell’artigianato”), così come molto positivo è l’8° posto in “Truffe, furti in attività d’impresa, rapine e riciclaggio”, segno che la criminalità organizzata non ha ancora messo in scacco il nostro territorio. Tra i capitoli soddisfacenti, la “Dispersione scolastica” (15° posto), il “Tasso di occupazione femminile” (25°), i “Tempi medi di pagamento della Pubblica Amministrazione” (10°). Buona anche l’“Integrazione degli stranieri” (32°). Le posizioni maggiormente negative riguardano la pressione fiscale (81° posto complessivo), con particolare riferimento all’”Aliquota Irap regionale” (89°) e all’”Addizionale comunale Irpef“ (addirittura 98° posto).

"Nel complesso sono dati positivi – afferma Giuseppe Cinalli, Segretario Generale della Confartigianato di Pesaro e Urbino – e dimostrano la notevole vitalità delle imprese della nostra provincia anche in un periodo di crisi come quello attuale. Accogliamo con soddisfazione l’ottimo piazzamento nel campo del credito, dove la nostra Confartigianato Fidi ha svolto un ruolo decisivo. Ed è bello constatare che la malavita non ha ancora trovato terreno fertile nella nostra terra. Ma è bene non abbassare la guardia". Il Presidente Bastianelli mette il dito nella piaga: "La pressione fiscale sulle nostre imprese è eccessiva – afferma Bastianelli – e chiediamo alle nostre istituzioni locali di fare il possibile per abbassare le imposte e portare la nostra provincia su posizioni meno imbarazzanti in ambito nazionale".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-06-2010 alle 19:54 sul giornale del 26 giugno 2010 - 647 letture

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