Magnanelli: scovare i business angels per valutare i progetti innovativi che meritano di essere sostenuti

Logo PD 3' di lettura 11/07/2010 -

Una Provincia amica e vivace pronta a salvaguardare l’occupazione e a sostenere la nascita di imprese veramente innovative favorendo l’incontro tra giovani con idee brillanti e personalità di esperienza disposti ad aiutarli, i cosiddetti business angels: è questo l’obiettivo dell’interpellanza presentata dal consigliere della Provincia di Pesaro e Urbino del gruppo PD Giuseppe Magnanelli.



“Gli angeli degli affari sono per lo più imprenditori, figli di imprenditori che vogliono impegnarsi in un’attività diversa da quella di famiglia, avvocati, commercialisti, notai, consulenti del lavoro e docenti che decidono di investire parte del loro patrimonio nello start-up di un’azienda, cioè nella fase di avviamento e di lancio, o addirittura prima, cioè quando essa è ancora un’idea sulla carta. Essi investono in genere somme comprese tra i 25 e i 500 mila euro in tutti i settori, dal manifatturiero all’agricoltura, con una preferenza per i settori legati alle nuove tecnologie e alle energie pulite: non si sostituiscono alle banche, ma anzi, aiutano l’imprenditore ad accedere al credito e, soprattutto, vivono l’azienda in maniera attiva, mettendone a disposizione tutte le loro conoscenze” spiega Magnanelli. Nel 1999 i business angels si sono riuniti in una federazione chiamata IBAN, che attualmente comprende oltre dieci reti territoriali no profit denominate BAN.

Ed è proprio sui BAN che si gioca la scommessa di Magnanelli: “Precisiamo subito: in un periodo di crisi come l’attuale è quanto mai indispensabile far funzionare meglio e affinare la macchina pubblica. La Provincia, da sempre impegnata a sostenere le iniziative a tutela del lavoro, è l’ambito naturale all’interno del quale far nascere un BAN preposto a raccogliere i progetti imprenditoriali, a “scovare” i business angels e a valutare quelli che meritano di essere sostenute. Il BAN, allargato a tutte le forze produttive interessate, con l’appoggio di IBAN e con il coinvolgimento fondamentale di Fondazione Marche, che ha tra i suoi scopi quello di sostenere le start up più innovative, deve porsi l’obiettivo di creare un nuovo modello culturale di sviluppo imprenditoriale in base al quale il pubblico arbitra una partita che deve essere giocata esclusivamente tra privati” aggiunge Magnanelli. Ma nella provincia pesarese sarà facile reperire gli angels?

“La nostra è una terra schiva, ma assai generosa, che ha contribuito a far conoscere il “Made in Italy” in tutto il mondo grazie al sacrificio e all’impegno di tanti nostri concittadini che si sono fatti praticamente dal nulla, per cui sono certo che diversi saranno gli angels disponibili. E comunque il successo aumenterà nel momento in cui il bacino di riferimento del BAN Pesaro e Urbino si estenderà a tutta la Regione così da trasformarsi in un BAN Marche, i cui membri, tra gli altri, dovranno essere tutte le cinque province e la Fondazione Marche all’interno del quale, tra gli altri, siano comprese tutte le Province e la Fondazione Marche” conclude Magnanelli.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-07-2010 alle 17:38 sul giornale del 12 luglio 2010 - 632 letture

In questo articolo si parla di politica, giovani, impresa, pd, Giuseppe Magnanelli

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