Caravaggio e Barocci, capolavori a confronto

2' di lettura 17/12/2010 -

Dal 22 dicembre al 30 gennaio 2011, nella Sala dei Banchetti del Palazzo Ducale di Urbino verrà esposto uno straordinario capolavoro di Caravaggio, il San Francesco in meditazione già nella Chiesa di San Pietro a Carpineto Romano, oggi depositato nella Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma, insieme alla versione del medesimo soggetto nella Chiesa della Concezione dei Cappuccini di Via Veneto.



L’eccezionale presenza ad Urbino di questi due incunaboli della pittura seicentesca, oltre a proporsi come momento di studio dei gradi di autografia caravaggesca - ampiamente discussa in passato dalla critica specialistica- offre lo spunto per un confronto incrociato con il grande contemporaneo urbinate di Caravaggio, e cioè Federico Barocci, ancor lui alle prese con temi francescani.

Innanzitutto Caravaggio a confronto con sé medesimo: un Caravaggio certamente autografo nel dipinto di Carpineto e un Caravaggio spurio nel dipinto della Concezione, forse opera di un valente "falsario" contemporaneo che gli fa' il verso o forse anch’esso autentico, di mano del grande fuoriclasse della pittura moderna, come ancora ritengono alcuni studiosi. E poi un confronto tra Caravaggio e Federico Barocci, un maestro più ancorato alla tradizione, che dal canto suo re-inventa comunque un tema caro alla pittura di Controriforma e si cimenta tanto con l'Invenzione delle Stimmate (come vuole una recente, affascinante lettura di Chiara Frugoni) già nella Chiesa dei Cappuccini d'Urbino, che con il Perdono di Assisi, il grande quadro per i Francescani d'Urbino di cui il Palazzo Ducale conserva il vivacissimo bozzetto dei colori realizzato a preparazione della pala chiesastica. Una mostra 'piccola' ma di capolavori eccellenti, che non mancherà di sollecitare curiosità e grande interesse.

Uno spaccato breve ma intenso sulla pittura fra Cinque e Seicento che, a Urbino e nelle Marche attende di essere riscoperta tanto nei suoi valori locali quanto nelle componenti che affacciano sulla grande arte europea del barocco. L'evento è reso possibile dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, che ha concesso in prestito le opere di Carpineto Romano e della Chiesa dei Cappuccini di Roma, nonché dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, e dal fattivo apporto e contributo di Gebart, concessionaria dei Servizi aggiuntivi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-12-2010 alle 16:56 sul giornale del 18 dicembre 2010 - 665 letture

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