Urbino e il Montefeltro verso un 'modello' di distretto culturale evoluto

2' di lettura 19/12/2010 -

Urbino e il Montefeltro si preparano a tracciare nuove traiettorie contemporanee e a diventare attivatori avanzati del territorio, punto di riferimento culturale, sociale ed economico del futuro.



Per farlo, ovvero per diventare uno dei grandi luoghi internazionali della cultura, dovrà riscrivere, ripensare, riorganizzare la cultura secondo un modello di distretto evoluto che pone la cultura, la formazione e la produttività protagonisti e motori propulsori. Riconvertire il territorio è dunque la base della teoria di Pier Luigi Sacco, economista della cultura, e ideatore del modello, che sabato 18 dicembre, al Collegio Raffaello, ha incontrato gli amministratori, gli operatori culturali e i cittadini di Urbino e il Montefeltro, per riflettere e offrire indicazioni sulla candidatura del territorio per un nuovo modello economico nel quale la cultura diventa elemento fondamentale.

“Oggi - ha spiegato il prof Sacco - emerge un nuovo modello di organizzazione della domanda e dell'offerta culturale che, per analogia a quanto accade nelle modalità sociali di uso del web, si può definire cultura 2.0: produttori e fruitori di cultura tendono progressivamente ad assumere i tratti di un'unica comunità. Questo è il punto di partenza da cui oggi può prendere forma una economia della conoscenza fondata sulla diffusione generalizzata delle competenze per l'elaborazione di contenuti culturali”.

Al convegno è intervenuta la prof.ssa Lella Mazzoli, professore ordinario di Sociologia della Comunicazione di Urbino che ha spiegato: “Interrogarsi sulla cultura è allora anche interrogarsi sull’innovazione, sulle coordinate che possono guidarci a interpretare il futuro. Occorre riscrivere la cultura secondo le ‘regole’ della creatività. I punti di forza del territorio hanno bisogno di essere trasmessi con talento, intelligenza, e innovazione. I consumatori sono sempre più consapevoli e sono sempre più alla ricerca di autenticità e di identità. Cosa che invece manca a questo territorio: una ‘marca’ che lo identifichi in Italia e nel mondo e che possa essere commercializzata”.

Al convegno ha partecipato Alceo Serafini, presidente della Comunità montana dell’Alto e Medio Metauro. L’ente, che farà da coordinatore al progetto, ha già fissato un ulteriore incontro per lunedì 20 dicembre, ore 15,30, presso la sede della Comunità Montana, per confrontarsi sul Documento “Prime Linee Guida” di riferimento per la costituzione di un Distretto Culturale evoluto e concordare un primo protocollo d’intesa volto alla costituzione e adesione al Distretto. All’incontro sono stati invitati: l’Università degli Studi di Urbino, le altre comunità montane del territorio della provincia di Pu, la comunità montana dell’Alta val Marecchia e i comuni che ne fanno parte.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-12-2010 alle 12:41 sul giornale del 20 dicembre 2010 - 1109 letture

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