Le lettere cifrate dell’Archivio di Papa Albani, nuovo incontro di 'Dieci pezzi facili'

Papa Albani 2' di lettura 04/02/2011 -

Domenica 6 febbraio, alle 17, nell’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro (Piazza Antaldi 1), Gian Paolo Brizzi e Laerte Sorini esaminerannoalcune lettere cifrate estratte dal corposissimo archivio della famiglia Albani.



L’appuntamento, ad ingresso libero, rientra nella rassegna “Dieci Pezzi facili” promossa dalla Biblioteca e Musei Oliveriani in collaborazione con vari enti. Le lettere sono elementi documentari di una “spy story” del XVII secolo, che riguarda il caso della distruzione di Castro, un feudo della famiglia Farnese, raso al suolo nel 1649 dal papa Innocenzo X, con tanto di spargimento di sale sulle rovine (la “Cartagine della Tuscia”).

In particolare, le nove lettere cifrate prese in esame e decrittate, documentano una corrispondenza tra il Cardinale Barberini Senior e il suo uomo di fiducia, il nobile Malatesta Albani, e sono relative al giugno 1644 sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini. L'archivio Albani è costituito da decine di migliaia di documenti, in gran parte inediti, legati a personaggi della famiglia vissuti tra il XVI e il XVIII secolo, fra cui spicca Giovanni Francesco (papa Clemente XI). La Biblioteca Oliveriana, grazie alla disponibilità della famiglia Castelbarco Albani, sta inventariando e digitalizzando questo importante materiale conservato in otto grandi casse di zinco nella Villa Imperiale di Pesaro, attraverso un programma che vede la collaborazione ed i contributi del Ministero per i beni e attività culturali, della Direzione generale per gli archivi, della Soprintendenza Archivistica per le Marche, della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino e di alcuni finanziatori privati, fra cui Bio Fox.

Laerte Sorini , urbinate di nascita e pesarese di adozione, è matematico e ricercatore al Dipartimento di Economia, Società e Politica dell'Università di Urbino, dove insegna e ricopre l'incarico di delegato all'informatica. Agli studi computazionali su teoria dei numeri e numeri fuzzy, da sempre affianca quelli sulla storia della matematica, sul rapporto tra musica, matematica e arte. E' socio fondatore del Centro Internazionale Urbino e la Prospettiva e consulente matematico per opere teatrali tra cui De Divina Proportione.

Gian Paolo Brizzi è professore ordinario di Storia moderna all’Università di Bologna dove dirige il Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche e l’Archivio storico dell’Ateneo. È membro rappresentante dell'Italia nella Commissione internazionale per la storia delle università e segretario generale del Centro interuniversitario per la storia delle università italiane (Cisui), direttore della rivista “Annali di storia delle università italiane” e membro del comitato scientifico delle riviste “Cuadernos del Instituto Antonio de Nebrija de Estudios sobre la Universidad”, “Quaderni di storia dell'università di Padova”. Nell'attività scientifica le sue ricerche, che hanno generato moltissime pubblicazioni sulla storia delle università e dell'istruzione, si sono orientate soprattutto ai processi di formazione della classe dirigente.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-02-2011 alle 17:07 sul giornale del 05 febbraio 2011 - 651 letture

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