Grande esordio della mostra sulla Città ideale, già oltre 4.000 presenze

Cttà ideale 2' di lettura 10/04/2012 - Grande successo per la mostra dedicata alla Città Ideale, decretato sia dal pubblico che dalla critica. Oltre all’inaugurazione di giovedì 5 aprile, affollatissima e bagnata da una pioggia incessante, la mostra ha già registrato oltre 4000 ingressi - da venerdì 6 a lunedì 9 aprile.

Con 2.107 ingressi nei giorni di sabato e domenica La Città Ideale non è lontana dalle 2.525 presenze registrate nel primo week end della grande e insuperabile mostra Raffaello e Urbino del 2009. Un’entusiastica risposta del pubblico che conferma lo straordinario consenso della critica, già espresso “a piene pagine” dai quotidiani, dai più autorevoli periodici di arte e cultura e dalle più importanti testate giornalistiche radiotelevisive.

Il consenso così ampiamente manifestato riguarda sia il progetto scientifico, dovuto ai curatori Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, con Maria Rosaria Valazzi e Alessandro Marchi, che la qualità dell’allestimento progettato dallo Studio Salmoni. In mostra si può finalmente ammirare la tavola di Urbino insieme alla “città ideale”, di analoga impostazione, conservata nella Walters Art Gallery di Baltimora. Una occasione unica per approfondire la conoscenza di opere così singolari e misteriose, per esplorare il significato dell’idea di città che si riflette in quelle architetture dipinte, per cogliere il senso delle utopie che vi sono rappresentate.

La tavola dipinta con la Città ideale nella Galleria Nazionale delle Marche costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano. Non se ne conoscono né la funzione né l’autore, eppure essa appare come un compendio di arte, scienza e speculazione filosofica, uno dei più alti raggiungimenti della civiltà fiorita a Urbino nella seconda metà del Quattrocento, alla corte del Duca Federico da Montefeltro, il più dotto ed illuminato fra i signori del suo tempo. L’armonia e la bellezza dell’architettura urbana coincide infatti con la saggezza e la lungimiranza del governo politico. La perfezione delle vedute prospettiche che vi si rappresentano è certamente il risultato di ricerche a tutto campo, tanto da far guadagnare alla città di Urbino nel Quattrocento l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André Chastel), fondato sulla prospettiva, sull’equilibrio delle forme, sulla geometria.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-04-2012 alle 17:26 sul giornale del 11 aprile 2012 - 544 letture

In questo articolo si parla di cultura, urbino

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