Truffa tartufi: la proposta di una commissione di controllo sulle fiere della provincia

Giuseppe Mariotti, Gianfranco Santi e Claudio Nasoni 1' di lettura 20/06/2012 - “Sappiamo che nelle nostre fiere non vengono commercializzati tartufi falsi, ma per garantire maggiormente il consumatore proponiamo, da parte di una commissione di esperti, il controllo diretto dei banchi presenti nelle stesse manifestazioni”.

È questa la proposta avanzata da Giuseppe Mariotti, Gianfranco Santi e Claudio Nasoni, presidenti rispettivamente di Confagricoltura, Cia e Copagri, dopo l’operazione dei Nas che ha portato al sequestro di tartufo estero spacciato per bianchetto nostrano, e che ha visto coinvolta anche un’azienda della provincia di Pesaro e Urbino.

“Sappiamo per esperienza diretta - affermano i tre presidenti - che gli organizzatori delle fiere del tartufo della nostra provincia sono molto attenti alla qualità del prodotto e vigilano da tempo perché non ci sia il rischio che nelle loro manifestazioni arrivi tartufo equivoco. Ma per garantire ancora di più il consumatore e gli stessi organizzatori, proponiamo l’istituzione di una commissione di esperti che visiti gli stessi stand, verificando, con una analisi visiva e olfattiva a campione, che non vi siano tartufi falsi. La Provincia potrebbe essere l’ente garante di questa operazione-trasparenza che mira esclusivamente a tutelare un bene prezioso del nostro territorio, una fonte di economia importante anche sul piano turistico e dell’immagine che non può essere scalfita né sporcata da fatti come quelli accaduti ultimamente. Abbiamo una tradizione da difendere e un futuro da tutelare”.


   

da Confagricoltura di Pesaro-Urbino




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-06-2012 alle 15:42 sul giornale del 21 giugno 2012 - 515 letture

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