Inserimento al lavoro delle persone disabili, un protocollo per coinvolgere le cooperative sociali

Inserimento al lavoro delle persone disabili, un protocollo per coinvolgere le cooperative sociali 3' di lettura 21/09/2012 - E’ stato siglato in Provincia tra la “rete” dei soggetti che operano sul territorio. Sinergia tra mondo delle imprese e no profit per aumentare le possibilità di occupazione dei soggetti svantaggiati.

La Provincia di Pesaro e Urbino è sempre stata all’avanguardia nell’inserimento lavorativo delle persone disabili, facendo “rete” con associazioni sindacali e datoriali, istituzioni, Asur, servizi sociali, associazionismo e terzo settore ed introducendo, fin dai primi anni di applicazione della legge 68/99, un forte utilizzo dello strumento “convenzione” con le imprese, per consentire il rispetto degli obblighi di legge anche attraverso programmi mirati e inserimenti dilazionati nel tempo.

Ora la crisi economica, che ha colpito pesantemente aziende e lavoratori del nostro territorio, si sta abbattendo ancora di più sulle persone svantaggiate. Per rafforzare le azioni di collocamento “mirato” (in particolare di disabili psichici e intellettivi), è stato firmato un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti già facenti parte della “rete” (Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, Asur Marche Area Vasta 1, associazioni datoriali, associazioni di rappresentanza delle cooperative sociali, sindacati dei lavoratori e associazioni dei disabili), che prevede l’utilizzo di un’altra opportunità offerta dalla legge 68/99, agli articoli 12 e 12 bis: il coinvolgimento delle cooperative sociali di tipo B.

Attraverso un accordo tra Centro per l’impiego, azienda soggetta all’obbligo di assunzione e cooperativa sociale, il disabile assunto dall’azienda privata potrà svolgere all’interno della cooperativa un periodo (fino a 12 mesi, prorogabili di altri 12) di formazione e adattamento allo specifico lavoro che andrà poi a svolgere nell’impresa. Le strutture ospitanti si faranno carico degli oneri retributivi, previdenziali e assistenziali, a fronte di commesse loro affidate dal datore di lavoro. Altra possibilità è l’assunzione diretta da parte delle cooperative sociali di quei disabili che presentano particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario (anche qui a fronte di commesse da parte dell’impresa che era obbligata all’assunzione).

“Grazie alla capacità di dialogo e collaborazione - ha detto l’assessore provinciale al Lavoro e Formazione Massimo Seri -, questo territorio è riuscito sempre a tutelare i soggetti più deboli. Non basta un protocollo a risolvere il problema, ma il nostro scopo sarà quello di dargli concretezza, individuando con le imprese e il mondo del no profit le soluzioni più adatte”.

“La sinergia con le cooperative sociali – ha aggiunto il responsabile delle Politiche del lavoro della Provincia Flavio Nucci – è stata già avviata con successo in Lombardia e Veneto, sono certo che darà buoni frutti”. Soddisfatto l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Pesaro Gerardo Coraducci: “E’ la spinta verso un obiettivo che in questo periodo era rimasto un po’ fermo, porterà nuove opportunità di lavoro”. La necessità di favorire l’integrazione tra mondo delle imprese e mondo del no profit è stata evidenziata dal direttore generale di Confindustria Pesaro e Urbino Salvatore Giordano.

“Suggerisco di fare un lavoro di diffusione di quanto le cooperative svolgono come service per le aziende, è importante comunicare quello che si è in grado di offrire per facilitare questo incontro”. D’accordo Gianfranco Alleruzzo, presidente della cooperativa sociale “Labirinto” e vice presidente regionale di Legacoop: “Sarebbe importante conoscersi meglio tra imprese e cooperative di tipo B, per offrire servizi, lavorare insieme. Può essere un momento di rilancio e scambio positivo per tutti”. Commenti positivi anche da Simona Ricci, segretario provinciale Cgil Pesaro e Urbino, da Paolo Pierella dell’Asur Marche Area Vasta 1 in rappresentanza del direttore Maria Capalbo e Marcello Secchiaroli del Coordinamento territoriale disabilità.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2012 alle 17:26 sul giornale del 22 settembre 2012 - 593 letture

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