Difesa del suolo: 6,3 milioni di euro non spesi dalla Provincia

Gianluca Carrabs 2' di lettura 22/11/2013 - La provincia di Pesaro e Urbino ha il maggior numero di fenomeni di dissesto idrogeologico della Regione, infatti su 42.000 frane censite in tutte le Marche, oltre 17.000 interessano solo questo ambito territoriale.

“Nonostante ogni anno si verifichino numerosi eventi calamitosi conseguenza del 'cambiamento climatico globale' – sottolinea Gianluca Carrabs già assessore regionale alla difesa del suolo – e le priorità dettate dalla Comunità Internazionale siano concentrate su interventi di adattamento e mitigazione per far fronte a tali emergenze, assistiamo increduli al mancato utilizzo di 6,3 milioni di Euro che la Provincia di Pesaro e Urbino non spende per interventi in materia”.

“I Verdi il 28 Maggio scorso attraverso il loro Consigliere regionale Adriano Cardogna hanno presentato un'interrogazione alla Giunta regionale per conoscere i motivi di un così grave ritardo nell'impiego dei 5 milioni di euro derivanti dai trasferimenti della Regione Marche per la difesa del suolo e di 1,3 milioni a seguito delle opere previste per la riduzione e compensazione delle superfici boscate scaturiti dall'art. 12 della L.R. n. 6 del 2005”.

“Capisco i vincoli derivanti dal patto di stabilità – continua Gianluca Carrabs – al quale si deve attenere l'amministrazione provinciale, ma avere in 'pancia' risorse non spese che derivano dal mio operato da Assessore regionale durante la scorsa legislatura, mi sembra davvero troppo. Vi è la necessità di apportare interventi programmati e integrati sia sulla gestione dei fiumi, che sulla messa in sicurezza del territorio, non sono condivisibili soluzioni 'tampone' dei singoli Comuni dettate esclusivamente dalla necessità di risolvere in via di urgenza eventi emergenziali e contingenti. Ormai è constatato che la manutenzione preventiva del territorio sia 10 volte meno costosa dell'intervento post calamità”.

“La manutenzione del territorio è la prima opera pubblica del Paese e a riguardo bisogna prevedere fondi adeguati e interventi specifici in base alle criticità individuate già da tempo nel Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Marche, perché questi interventi da un lato servono a tutelare la sicurezza dei cittadini, dall'altro garantiscono posti di lavoro”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2013 alle 10:56 sul giornale del 23 novembre 2013 - 856 letture

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