Centro recupero animali selvatici, la Provincia prolunga il servizio fino al 12 marzo

Cras, Centro recupero animali selvatici Pesaro e Urbino 1' di lettura 27/02/2015 - “La Regione ci trasferisca le risorse dovute, il Cras ci costa circa 10mila euro al mese. Tutti ribadiscono la sua importanza, ma poi nessuno mette fondi”.

La Provincia di Pesaro e Urbino prolungherà fino al 12 marzo l’attività del Cras, il Centro recupero animali selvatici, che secondo la legge “Del Rio” non rientra più tra le competenze dell’ente. “Non vogliamo interrompere il servizio – commenta il presidente Daniele Tagliolini -. Tutti ribadiscono l’importanza del Cras ma poi, nel concreto, nessuno mette risorse per la sua sopravvivenza. Dopo il 12 marzo, purtroppo, saremo costretti a sospendere l’attività”.

Come ricorda Tagliolini, la Provincia spende circa 10mila euro al mese tra personale, prestazioni veterinarie, mangimi, attrezzature, automezzi, spese di gestione della struttura, che da anni è un punto di riferimento per il soccorso, la cura, la riabilitazione e la reintroduzione degli animali selvatici nel loro ambiente naturale, come previsto dalla normativa nazionale e regionale.

“Il Cras è un bene comune da tutelare. Chiediamo alla Regione Marche – aggiunge Tagliolini - che entro il 6 marzo ci faccia avere le risorse per prolungare il contratto di servizio del Cras per tutta l’annualità, o almeno fino a quando non si sarà concluso il processo di riforma delle Province, che non vede più la fauna selvatica tra le competenze del nostro ente”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-02-2015 alle 16:41 sul giornale del 02 marzo 2015 - 822 letture

In questo articolo si parla di attualità, pesaro, provincia di pesaro e urbino, provincia pesaro urbino, pesaro e urbino, centro recupero animali selvatici, cras

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/af2T





logoEV
logoEV