Premio Fedeltà al Lavoro per 79 tra imprenditori e dipendenti

Premio Fedeltà al Lavoro 3' di lettura 27/11/2016 - Drudi: “Queste persone sono un modello positivo a cui ispirarsi”

“La crisi, la globalizzazione, la mobilità, ma soprattutto, la frammentazione del concetto stesso di lavoro, hanno mutato le prospettive delle persone e pertanto saranno sempre meno quelli che potranno misurare una lunghezza di 35 anni nella stessa impresa: chi riceve il nostro premio aiuta a dare forza e solidità al sistema economico e sociale della nostra provincia”. Così il presidente della Camera di Commercio, Alberto Drudi, in occasione del trentaquattresimo Premio per la fedeltà al lavoro, che ha interessato oggi ben 79 tra imprenditori e dipendenti.

“Festeggiare 35 anni di attività – ha aggiunto - significa festeggiare la dedizione al proprio lavoro e, nel caso dei nostri imprenditori, significa celebrare anche la ricerca della dignità di quel lavoro, della sua sicurezza, della remunerazione e protezione dei propri collaboratori.

Rivolgendosi ai premiati, Drudi ha parlato di “persone che sono un modello a cui ispirarsi, che hanno saputo faticare, dedicarsi al lavoro con tenacia, coraggio, creatività, andando anche contro corrente”. “Piccoli artigiani, operatori economici, titolari di azienda e dipendenti – ha concluso -, che hanno fatto della sacralità del lavoro e dell’impresa il fulcro di un’esistenza a beneficio della loro famiglie, allargate ai collaboratori, e hanno contribuito allo sviluppo della nostra provincia, che è coraggiosa e decisamente viva”.

Al termine del suo intervento, il presidente Drudi ha voluto consegnare una targa ricordo a Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Luciano Pavarotti. “Non è un caso se nel giorno in cui festeggiamo il lavoro celebriamo anche il celebre tenore – ha spiegato Drudi -. Pavarotti è stato un fulgido esempio di un’Italia tenace, competente, generosa e positiva: valori che sono le fondamenta del concetto stesso di lavoro”.

Nicoletta Mantovani si è detta “molto contenta del fatto che si voglia ricordare Pavarotti come un grande lavoratore. Luciano ha scelto Pesaro per ritrovare se stesso e la pace. Non è stata solo la città delle vacanze, ma anche del lavoro. Un posto fra i più importanti nel suo cuore, dove la gente è accogliente e gentile. E sono contenta che Villa Giulia possa diventare un’opportunità per gli artisti nell’ambito di un progetto che stiamo seguendo assieme alla figlia. Grazie di esservi ricordati di qualcuno che vi ha amato tanto”.

La cerimonia è stata aperta dal saluto dell’assessore alla Gestione del Comune di Pesaro, Antonello Delle Noci, che ha sottolineato come “l’impegno degli imprenditori rappresenti il tessuto di un’Italia che ha radici nell’economia, una cerniera fondamentale della politica del benessere della collettività”. Secondo Manuela Bora, assessora alle Attività produttive della Regione Marche, infine, “questi imprenditori incarnano il sacrificio, la capacità di fare innovazione con la consapevolezza di poter affrontare i più profondi cambiamenti dell’economia globale. Le eccellenze delle Marche sono il frutto del loro impegno, il modello di economia della regione è basato sulle storie di questi lavoratori. Mi auguro che questi imprenditori possano tramandare le loro competenze ai più giovani perché sono il simbolo delle Marche che ce l’hanno fatta e continueranno a farcela, responsabili del futuro”.

I premiati, che si sono distinti per aver contribuito allo sviluppo economico della provincia, sono stati suddivisi in categorie: lavoratori dipendenti (6), coltivatori diretti (4), imprenditori e imprese (51), donne imprenditrici (2), settore economico tipico e tradizionale (3), carriere imprenditoriali (6), sviluppo del sistema associativo (2), imprenditoria giovanile (1) e premi speciali (4).


da Camera di Commercio delle Marche
 







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-11-2016 alle 17:20 sul giornale del 28 novembre 2016 - 296 letture

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