PD Urbino: "Il Decreto Salvini un attacco insopportabile ai valori di umanità e uguaglianza"

Matteo Salvini 3' di lettura 06/12/2018 - Apprendiamo dai giornali che la Lega attacca il Partito Democratico per aver denunciato la strumentalizzazione della cena organizzata in favore della Cooperativa Francesca.

A questo proposito ci teniamo a sottolineare che la beneficenza, se fatta senza secondi fini, si fa senza esibirla e soprattutto senza alcuna connotazione politica. Se davvero si voleva organizzare una serata di vera beneficenza non si doveva dichiarare l’appartenenza partitica degli organizzatori e si doveva dare a tutti la possibilità di partecipare serenamente senza rischio di alcuna strumentalizzazione.

Inutili, inoltre, le banali osservazioni di supposti “scricchiolii” all’interno del partito Democratico. In realtà nel PD c'è un dibattito ed un confronto vero, cosa che appare evidentemente incomprensibile ad un partito, la Lega, che poco sopporta gli strumenti democratici e vara norme sulla sicurezza che si ispirano al modello americano di destra e del farsi giustizia da sé. Infatti, mentre la Lega urbinate è intenta ad organizzare cene di beneficenza e raccolte di materiale per bambini con disabilità o poveri, anche nel nostro territorio si cominciano a vedere i primi effetti del noto Decreto sicurezza che, con la scusa di assicurare tranquillità ai cittadini italiani, condanna all’emarginazione, alla povertà e all’esclusione sociale donne, uomini e bambini con la sola colpa di essere nati altrove. Magari se i baldi militanti della Lega si degnassero di fare un giro nelle cooperative che operano nella nostra realtà capirebbero come giovani e donne a volta incinte o con figli si stanno vedendo negare il permesso per motivi umanitari e magari pur con una storia di integrazione in corso, saranno costretti ad abbandonare i centri dove sono ospitati.

Succede quindi che, all’improvviso, chi aveva un alloggio, chi stava seguendo un percorso di integrazione anche in prospettiva di un decoroso e onesto impiego, chi aveva diritto ad assistenza e cure mediche, anche perché legalmente e da lungo tempo in Italia, si ritrova senza nessun tipo di tutela. Le persone sono lasciate sole allo sbaraglio, senza casa e nessun riconoscimento con difficoltà anche a volte ad avere un codice fiscale che gli permette l'iscrizione al SSN e quindi l’accesso a qualunque tipo di assistenza sanitaria.

La destrutturazione del sistema di accoglienza e integrazione degli SPRAR espone il paese ad un aumento dell’irregolarità ottenendo esattamente l’opposto di quanto pubblicamente dichiarato dal governo. Di conseguenza, invece di potenziare il sistema di accoglienza diffusa gestito dagli enti locali, che ha provato in questi anni a costruire reali processi di inclusione per richiedenti asilo e titolari di protezione, si sceglie di rafforzare la logica emergenziale dei grandi centri che oltre a non garantire alcuna integrazione, genera spesso, a causa dei pochi controlli, abusi e sfruttamenti.

Salvini e i suoi ci avevano promesso rimpatri e maggiore sicurezza, ci troviamo invece a fronteggiare l‘emergenza di migliaia di persone improvvisamente trasformate in profughi, sbandati e certamente esasperati. E sappiamo che la disperazione può essere anche motivo di sviamento dalle normali leggi di convivenza civile.

Il Partito Democratico quindi, ribadisce la sua lontananza da leggi che fanno della discriminazione un valore. Per il Partito Democratico poveri, disabili, malati e bisognosi lo sono sempre e comunque, senza distinzione di provenienza, religione, razza e colore della pelle e per questo consideriamo il Decreto sicurezza Salvini un attacco insopportabile ai valori di umanità e uguaglianza che da sempre contraddistinguono le nostre scelte politiche.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-12-2018 alle 00:00 sul giornale del 06 dicembre 2018 - 512 letture

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