La Contrada del Monte trova una casa, l'ANPI e l'Istituto Cappellini restano al loro posto

Non di meno dobbiamo stigmatizzare l’atteggiamento del sindaco che comunque, con tono minaccioso, prefigura già una prossima offensiva in piena regola affermando, ad ogni buon conto, che il Comune intende in futuro ritornare in possesso dei locali. Ce lo aspettavamo, come ci aspettavamo la litania che i locali offerti di Palazzo Nuovo Albani fossero, non solo sufficienti, ma migliori e più asciutti di quelli di via Oddi che, essendo umidi, non garantirebbero al meglio la conservazione e fruizione della documentazione.
Ripetiamo: i locali proposti, a cui si riferisce il sindaco, sono largamente insufficienti per contenere 200 metri si scaffalatura lineare, in gran parte, per altro, da trasferire nei sottotetti del Palazzo non rispondenti ai parametri previsti per la loro conservazione e fruizione dal Codice dei Beni Culturali. Ribadiamo, quanto già ripetuto più volte, che e non ci opporremmo a un trasferimento se i locali proposti rispondessero alle nostre necessità.
È consolante, comunque sapere che il sindaco, dopo avere minacciato di sgomberare personalmente i locali buttando dalle finestre tutto il materiale documentario che la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche ha dichiarato di “notevole interesse storico” e quindi “meritevole di tutela da parte dello Stato”, ora si preoccupi della sua conservazione. Ne prendiamo atto anche se dubitiamo della sua sincerità.
Ermanno Torrico (“Cappellini”)
Cristiana Nasoni (Anpi-Urbino)

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-04-2019 alle 07:00 sul giornale del 20 aprile 2019 - 374 letture
In questo articolo si parla di attualità, urbino, anpi, istituto per la storia del movimento di liberazione, istituto e. cappellini, anpi urbino, istituto cappellini
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/a6IM