PD regionale, Biancani e Ceriscioli, le mani sulla Ferrovia Fano-Urbino

ferrovia fano-urbino| 3' di lettura 18/07/2019 - La decisione del governo regionale Ceriscioli con la voce di Biancani di asfaltare, anche se parzialmente, - garantisce Biancani (!!!??) - senza comprometterne un futuro recupero, la tratta ferroviaria Urbino-Fano, è una decisione molto grave.

Ciò dimostra che il governo regionale a guida Pd, incurante delle esigenze più volte espresse e gridate dall’entroterra, dallo stesso Pd locale agli ambientalisti, da diversi Comuni a un vasto schieramento politico, se ne infischia di tutto e di tutti e prosegue sulla linea tracciata da tempo, quella cioè di abbandonare il progetto ferrovia e proseguire con la ciclabile, non a fianco di una arteria stradale come il buon senso e le convenienze avrebbero suggerito, ma a fianco e sopra la strada ferrata, anche se per certi tratti.

Il Pd ha decretato così il “de profundis” del ripristino della ferrovia.

Se l’impegno profuso per una ciclabile a fianco e sulla ferrovia fosse stato impegnato per il suo ripristino saremmo a metà dell’opera. Invece nelle stesse parole di Biancani si lascia intendere che la ferrovia è un’utopia per nostalgici e sognatori, e bisogna farne altro, la ciclabile, disinteressandosi anche del voto parlamentare sulle ferrovie turistiche. Biancani accusa di immobilismo i sostenitori pro-ferrovia, ma finora gli unici immobili sono stati Biancani, Ceriscioli e il Pd, che non solo non hanno fatto nulla per ferrovia, ma dal governo regionale hanno sempre operato perché nulla si muovesse.

Aspettiamo che i vari Gambini, Rosati, Londei che si erano espressi in campagna elettorale per la ferrovia, in Consiglio Comunale e nelle sedi istituzionali e di partito facciano fuoco e fiamme. (Già - a detta di Biancani - Aguzzi, arruolato nelle fila della destra fanese, Seri e Feduzi, del Pd, hanno espresso il loro entusiasmo). Quindi il Pd e la Destra della costa sono per affossare la ferrovia.

Ora aspettiamo che Movimento 5 stelle e Lega nel Consiglio Regionale e dal governo facciano di tutto per impedire un tale sconcio progetto, come lo hanno sempre definito giurando che mai avrebbero permesso che la Regione mettesse le mani sulla ferrovia. Potremo cosi verificare, se i voti al Pd locale, ai 5Stelle e alla Lega, in Regione o in Parlamento o per il Governo gialloverde, saranno serviti per una causa che hanno sempre promesso di sostenere, o invece si dimostrerà per la ferrovia, come per la sanità, l’ambiente, la mobilità, che i temi in campagna elettorale sono stati argomenti di propaganda per carpire i voti degli ingenui.

Tutto ciò rientra nella concezione che il Pd regionale ha dell’entroterra, una terra colonizzata, buona per farci la gita domenicale in macchina o in bicicletta per ammirare quadretti di panorama naturalistici o architettonici, o per terreno di caccia, per la raccolta di funghi o per prelevarne appetibili risorse idriche. Ma al contempo si privano i suoi abitanti delle infrastrutture fondamentali favorendone il lento, ma inesorabile declino economico e spopolamento. Il Pd, Ceriscioli e &, trasformano così l’entroterra della provincia in una immensa riserva indiana.

Urbino e il suo entroterra hanno bisogno di vie di comunicazione veloci e sostenibili con la costa, di una ferrovia, intesa come metropolitana leggera, per consentirne la sopravvivenza, non di una ciclabile, utile certo per lo svago e il tempo libero, ma non per i collegamenti essenziali e moderni. La colata d’asfalto sul sedime ferroviario è esiziale per l’entroterra. Ma Pesaro e Fano, non si illudano, il declino dell’entroterra è la premessa del loro stesso declino.

Se il Pd locale è ancora vivo e gli è rimasto un barlume di dignità batta un colpo. Sinistra per Urbino si dichiara fin da ora disponibile ad unirsi ad ogni forma di protesta per rilanciare l’esigenza della ferrovia, per perseguire il progetto del ripristino e per la difesa integrale della sua tratta.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-07-2019 alle 22:04 sul giornale del 19 luglio 2019 - 1907 letture

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