Nasce il Polo Tecnico Professionale, la nostra provincia pioniera nella collaborazione scuola-industria

3' di lettura 24/02/2020 - Il Polo Tecnico Professionale della provincia di Pesaro e Urbino diventa realtà. Dopo la prima tavola rotonda di novembre, nell’aula magna “Silvana Arduini” dell’Itis “E. Mattei” di Urbino si sono rincontrati i rappresentanti del mondo dell’istruzione, della politica e dell’industria in un tavolo operativo per siglare un accordo storico, unico nelle Marche e con pochi pari in Italia, che prevede la costituzione di un Ente di formazione integrato che metta a disposizione di tutto il territorio strutture e percorsi mirati.

“Con l’incontro di oggi - spiega la dirigente del “Mattei” Silvia Gelardi​ -​ finalmente siamo riusciti a dare un contenuto al Polo, approvando lo statuto, costituendo un comitato scientifico e gettando le basi pratiche di un accordo tra Enti di formazione (Itis “Mattei”, Università di Urbino, Cosmob e Its di Fabriano) e mondo del lavoro (Confindustria e le aziende intervenute)”.

Perché è un accordo così importante? “La richiesta che le aziende fanno al mondo dell’istruzione è quella di rendere la formazione più vicina alle reali esigenze del mondo del lavoro, d’altro canto per la scuola non è possibile rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica. Con questo patto nasce un nuovo soggetto istituzionale, in grado di programmare in modo più aderente alle esigenze reali del territorio, di investire insieme in modo mirato e di poter accedere con maggior forza ai tavoli politici ed istituzionali”.

E che le aziende mostrino interesse e credano in questo progetto è testimoniato dalla partecipazione alla stesura dello statuto, realizzato dai prof. Paolo Righi e Simone Scardacchi:​ nell’aula magna del’Itis sono intervenuti Paolo Cioppi​ ,​ responsabile dei rapporti con la scuola di Confindustria Marche Nord, Loretta Bravi​ ,​ assessore Regionale alla formazione professionale, all’istruzione e al lavoro, Vincenzo Paoletti, presidente dell’Its Fabriano, ​ Alberto Renzulli ​ dell’Università​ “Carlo Bo” di Urbino e 35 rappresentanti di piccole, medie e grandi industrie del​ territorio.

Ogni azienda investirà almeno 3000 euro per fare partire il Polo, con lo scopo di far crescere le competenze professionali del territorio; l’Itis, dalla sua, destinerà 6000 euro e metterà a disposizione i suoi laboratori che verranno riaggiornati allo scopo e utilizzati anche dalle industrie in orario anche pomeridiano; allo stesso modo verranno progettati percorsi scolastici all’interno dell’industrie, mettendo gli studenti a contatto con le tecnologie all’avanguardia del mondo del lavoro.

“Come Regione in questi anni abbiamo investito 8 milioni nella formazione permanente - sottolinea l’assessore Loretta Bravi - a livello politico ci sono risorse ingenti da mettere in campo, in questo anno inoltre va rifatta la programmazione dei Fondi Sociali Europei 2021-2026. La creazione del Polo fa sì che invece di concentrarci su tante academy aziendali, questi fondi possano confluire in un unico percorso. Questo può diventare un beneficio ed un’occasione di crescita per tutto il territorio”.

Lo scopo del Polo, infatti, è quello di creare dei laboratori diffusi su tutta la Provincia e una rete di formazione che risponda alle esigenze delle aziende e dei lavoratori: percorsi che prevedano un’integrazione tra scuola e industrie negli anni scolastici, nel periodo post diploma, ma che siano anche significativi per la riqualificazione dei lavoratori specializzati delle aziende o per la riconversione lavorativa anche di persone adulte escluse dal mondo del lavoro.

Come prima azione concreta l’assemblea ha deciso di far partire nei prossimi mesi un percorso di apprendistato duale post diploma che prevederà una parte formativa a scuola e un inserimento in azienda già con un prima forma contrattuale. Dal prossimo anno l’apprendistato duale verrà adottato anche per alcuni ragazzi di IV.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-02-2020 alle 14:31 sul giornale del 24 febbraio 2020 - 527 letture

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