Le attività delle terre del Catria contro gli ambientalisti: "Fosse dipeso da voi non ci sarebbe stato un turista"

4' di lettura 20/09/2020 - “Con la cattiva pubblicità che ci avete fatto in questi mesi, tutta di proposito, se fosse dipeso da voi non ci sarebbe stato un turista!” Le attività delle terre del Catria, che racchiudono i comuni i comuni di Frontone, Serra Sant’Abbondio, Pergola, Cagli, Cantiano, Acqualagna, replicano alle associazioni ambientaliste su diverse questioni di stretta attualità.

“I fatti sono diversi! Chi viene apprezza i servizi che trova nei paesi di valle ed al monte! Fatti e non chiacchiere. Le prove: basta guardare i monti vicino dove la mancanza di infrastrutture hanno fatto si che ci è salito una volta non ci è più tornato. Vuoi caricare la e-bike? Serve la corrente, offerta gratuitamente dai gestori delle strutture. Vuoi i bagni, ci sono. Vuoi fare i barbecue? Presenti. La raccolta rifiuti? C’è chi ci ha pensato ad intervenire nella carenza dei servizi.

Veramente vergognosi! La riserva degli indiani che volete per i vostri scopi (parco & poltrone) noi non la vogliamo! L’emergenza Covid sicuramente ha aiutato l’intera filiera del turismo italiano. Ma la gente va dove ci sono i servizi, no nel nulla! Queste pseudo associazioni politicizzate sono solo lo specchietto per le allodole. Ma prima di scrivere certi articoli bisogna connettere i neuroni! Ma lo sapete che a Frontone per 1200 abitanti ci sono oltre 15 attività legate alla ristorazione? Contate quante persone ci lavorano! Tutta questa campagna denigratoria ha messo a serio rischio posti di lavoro! Basta con la politica da salotto! Basta con gli ambientalisti radical chic che tirano le fila o le reti di poveri illusi del territorio. Che ci sono cascati in pieno! Leggete cosa abbiamo scoperto! Il famigerato dottore universitario che da anni si batte contro i lavori del Catria, eletto paladino degli ambientalisti, ha lavorato in questi anni per una poltrona! Ebbene sì, ecco che d’incanto grazie alla popolarità ottenuta lo troviamo candidato alle regionali. Ovviamente non nel pesarese dove si è fatto popolare e pubblicità gratuita, ma nella sua terra d’origine, Macerata. Qui la Regione ha investito, investe ed investirà fortemente negli impianti sciistici. E noi ne siamo felici perché proprio grazie a questi investimenti che potrà crescere il turismo montano di tutta la regione. Progetti per nuove seggiovie ed impianti di innevamento stanno per realizzarsi. Per tutta l’estate si sono fatti lavori di ampliamento, messa in sicurezza anche lì ma al noto neo politico questo non interessa. Tanti progetti sono in fase di avvio. A casa sua sarebbe impopolare però mettersi contro gli impianti da sci e quindi silenzio! Nel frattempo ruspe, camion, betoniere stanno facendo il loro lavoro, autorizzato, come è giusto che sia! Gli ambientalisti tutti zitti! Perché? Perché la poltrona prima di tutto! Il brutto di tutto ciò è che tutti gli pseudo-ambientalisti di paese ci sono cascati! Due pesi e due misure! Da una parte vogliono il nostro territorio ridotto ad una riserva indiana, dove tutti gli abitanti siano figli dei fiori come loro e si nutrono di bacche e fragoline di bosco, dall’altra investimenti ed infrastrutture. Pensate e riflettete, fatevi dello domande!

Come il concetto che i soldi investiti sul Catria sono sprecati perché non nevica più, allora con lo stesso principio, ben più realistico, dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento dei mari dovremmo non investire più un euro su tutta la costa della Regione Marche perché tra qualche anno potrebbero scomparire. Questi sono concetti che fanno ridere ai polli.

Inoltre questi genialoidi del marketing turistico che dettano il loro Vangelo di come si può fare turismo sostenibile, con quale competenza lo fanno? Ma soprattutto con quale esperienza? Forse con l’esperienza e competenza dei professoroni e degli impiegati con il "culo" al riparo dallo stipendio sicuro, che non hanno idea di cosa vuol dire esperienza turistica e nella loro vita non hanno rischiato un euro per lo sviluppo del territorio? Qui ci sono decine d’imprese che il loro "culo" lo rischiano tutti i giorni pagando decine di buste paga e mutui fatti per creare servizi e sviluppo. Vergogna, con le vostre falsità avete messo a rischio posti di lavoro, anni di sacrifici e investimenti delle attività di sei comuni: Frontone, Serra Sant’Abbondio, Pergola, Cagli, Cantiano, Acqualagna.

Noi non facciamo politica, ma vogliamo che nessuno si impadronisca del nostro territorio!”






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-09-2020 alle 17:12 sul giornale del 20 settembre 2020 - 3341 letture

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