Conoscenza collaborativa, l'ITIS "Mattei" di Urbino in cattedra all'Università La Sapienza di Roma

4' di lettura 14/09/2021 - Un’idea innovativa, nata dal desiderio di restituire agli studenti un modo collaborativo di fare scuola pur nel bel mezzo di una didattica in presenza a singhiozzo.

La convinzione che la conoscenza costruita insieme (e a maggior ragione tra pari), dall’Encyclopedie illuminista a Wikipedia, sia una risorsa culturale e didattica importante. Un progetto, legato al bando Wiki-imparare, guidato da un insegnante di materie informatiche ed elettroniche con la finalità di creare un percorso di peer education (l’insegnamento e l’apprendimento reciproco tra ragazzi).

Da questi presupposti è nata l’attività ideata e realizzata dal prof. Giacomo Alessandroni che ha permesso all'Itis "Mattei" di Urbino di diventare una delle 15 scuole italiane vincitrici del primo concorso organizzato da Wikimedia Italia. Un successo premiato con 3000 euro già investiti nei laboratori informatici delle prime e con l'invito a partecipare in modo attivo all'VIII Congresso CKBG "Tecnologie digitali e ambienti di apprendimento oltre l’emergenza", presso l'Università Unitelma Sapienza di Roma. L’Itis “E. Mattei” di Urbino sarà dunque una delle pochissime scuole superiori d’Italia selezionate per presentare la sua sperimentazione in ambito accademico di fronte a docenti del calibro di Sanna Jarvela (University of Oulu, Finlandia), Sarah Buglass (Nottingham Trent University, Regno Unito), Jun Oshima (Shizuoka University (Giappone).

Tre le classi coinvolte, per un totale di 57 alunni: 3 A Elettronica e quelli 1 A e B di Chimica.

“Durante l’intero anno scolastico - spiega il prof. Giacomo Alessandroni - i 19 studenti della 3A di elettronica, hanno utilizzato come unico ambiente per la consegna delle documentazioni tecniche Wikiversità. È stata la prima volta in assoluto per il nostro Istituto che anche gli studenti hanno utilizzato le Open Educational Resources (OER) come autori. La 3A/EN, così facendo, ha condotto con successo un vero e proprio esperimento pilota. Hanno realizzato progetti a difficoltà crescente che vanno da semplici semafori, passando per strumenti realizzati per le loro necessità personali (quindi di uso quotidiano), fino a dispositivi che coinvolgono numerosi sensori”.

Nell’enorme mondo dei Wiki (software costruiti dalla collaborazione di tanti utenti diversi) Wikiversità è una costola del più famoso Wikipedia, che quest’anno ha compiuto 20 anni. A differenza della più famosa enciclopedia online, Wikiversità è una comunità che ha come obiettivo la creazione e la diffusione di materiale didattico (lezioni, esercitazioni, attività guidate, attività pratiche, documenti audio, cataloghi di risorse digitali...) al fine di consentire a tutti di imparare o di riapprendere in modo più indipendente possibile.

Le due prime di Chimica invece hanno lavorato su Vikidia, un’enciclopedia junior per studenti di scuola elementare e media.

“Ho proposto ai ragazzi delle prime di Chimica - continua il prof. Alessandroni - il progetto “Adotta anche tu un simbolo chimico”. Gli studenti hanno scritto le voci relative a tutti i 118 elementi della tavola periodica, dopodiché hanno realizzato abbozzi di biografie dei chimici che hanno scoperto i vari elementi (il cui nome era richiesto nel template degli elementi chimici). Un articolo che mi piace ricordare - sempre in Vikidia - è Il sistema periodico di Primo Levi. Un testo dove ogni capitolo prende il titolo da un elemento chimico. Di questi ventun racconti gli alunni hanno scritto la sinossi e collegato gli stessi ai relativi elementi chimici”.

Il lavoro svolto grazie a questo bando, non solo è stato fortemente interdisciplinare, coinvolgendo oltre alle materie di indirizzo, elettronica e chimica, anche informatica, italiano ed educazione civica, ma avrà ricadute sui ragazzi che fanno ricerche sulla chimica di base e per progetti con Arduino.

Ma il progetto realizzato è solo un punto di partenza. Conclude Alessandroni: “Per il prossimo anno, se le condizione pandemiche lo permetteranno, l’obiettivo sarà quello di scendere sul territorio, mappando il centro storico di Urbino, patrimonio dell’Unesco, utilizzando Wikivoyage (guida turistica mondiale open-source) e OpenStreetMap (alternativa libera e collaborativa a Google Maps)”.

www.wikimedia.it/news/imparare-sui-progetti-wikimedia-i-primi-risultati/
www.wikimedia.it/news/la-conoscenza-libera-entra-nelle-scuole-ecco-gli-esiti-dei-ba ndi/






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-09-2021 alle 09:09 sul giornale del 14 settembre 2021 - 378 letture

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