Bancarotta fraudolenta, quattro società fallite e un unico gruppo familiare, denunciati i tre amministratori

Le articolate attività investigative venivano svolte con l’intento di ricostruire e chiarire i complessi rapporti di natura economica, finanziaria e commerciale intercorsi tra le varie società coinvolte, società che di fatto sono risultate essere riconducibili ad un unico “gruppo” familiare.
Le molteplici attività d’indagine, eseguite anche attraverso l’esecuzione di una rogatoria internazionale con la Repubblica di San Marino, hanno consentito di far emergere plurime e gravi ipotesi di bancarotta fraudolenta realizzate sia mediante condotte di occultamento delle scritture contabili allo scopo di ostacolare la ricostruzione degli accadimenti societari pre-fallimentari, sia mediante la distrazione di ingenti risorse finanziarie pari a circa 2,5 milioni di euro. Nondimeno sono state segnalate alla Procura di Urbino plurime ipotesi di falso nei bilanci delle società che gli amministratori delle stesse avrebbero realizzato per indurre in errore i destinatari degli stessi sulla reale situazione economico-patrimoniale delle imprese e portando al dissesto le quattro società che poi venivano dichiarate fallite tra il 2015 ed il 2019.
All’esito delle indagini della G. di F., la Procura della Repubblica di Urbino formulava richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei tre soggetti denunciati. Nell’attuale contesto emergenziale, i presidi di vigilanza attivati dalla Guardia di Finanza confermano il ruolo fondamentale di Forza di Polizia economicofinanziaria costantemente impegnata alla tutela dei cittadini onesti e al contrasto della corruzione e delle forme più insidiose di illegalità.

Questo è un articolo pubblicato il 12-01-2022 alle 14:25 sul giornale del 12 gennaio 2022 - 862 letture
In questo articolo si parla di cronaca, urbino, guardia di finanza, vivere urbino, bancarotta, bancarotta fraudolenta, articolo
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/cELz