Rossi (Civici Marche) presenta una mozione per l'abolizione della tassa sulle conserve alimentari

giacomo rossi 3' di lettura 10/02/2022 - Il Consigliere dei Civici Marche Giacomo Rossi, ha presentato una mozione che chiede al Governo di abolire i contributi obbligatori alla SSICA (Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari).

“Continuano le mie battaglie per l’abolizione di alcune inutili gabelle che gravano sopra la testa dei cittadini e delle imprese", attacca Rossi. "Una di queste è la tassa dovuta alla SSICA (Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari) nata nel 1922 come ente pubblico di ricerca, è stata soppressa nel 2010 e le sue funzioni assorbite dalla Camera di Commercio di Parma che ha trasformato la SSICA nel 2015 da azienda speciale a fondazione di ricerca. Nonostante questo passaggio da azienda speciale della Camera di Commercio a fondazione (che porta con se pure minori obblighi di trasparenza in merito alle attività ed alle tipologie di ricerca svolti) la SSICA continua a imporre un contributo obbligatorio a tutte le aziende che producono conserve, comprese quelle marchigiane”.

"Le aziende che versano un contributo obbligatorio alla SSICA sono 3.370, per un totale di quasi 7 milioni e 500 mila euro l’anno, pari al 68,5% del fatturato della SSICA stessa", continua Rossi. "Questo contributo viene calcolato in base alla retribuzione lorda annuale dei propri lavoratori dipendenti e, paradossalmente, va a sfavore delle industrie con meno intensità di capitale e di conseguenza, contro i principi di capacità contributiva, penalizzando le aziende che hanno più lavoratori dipendenti in regola. Il contributo base da pagare per ogni azienda è pari a 274 euro, diventando così una vera e propria gabella che va a colpire le piccole e le piccolissime imprese che lavorano nel settore delle conserve”.

“Un servizio della trasmissione televisiva Report dello scorso 19 aprile - aggiunge Rossi - ha sottolineato come non si capisca come vengano selezionate le aziende che devono pagare alla Stazione i contributi e nel novembre 2020 il Prefetto di Parma ha commissariato la SSICA per una lunga serie di inadempienze. Inoltre, da una serie di indagini su alcune infiltrazioni di clan camorristici in Emilia Romagna, è emerso che alcune società legate a pregiudicati “erano riuscite ad ottenere, tramite pratiche corruttive e alterando le gare d'appalto, l'esecuzione di lavori pubblici all'interno della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari di Parma, fondazione pubblica interamente controllata dalla Camera di commercio di quella provincia”.

"La SSICA non riesce a distinguersi per efficacia ed utilità nei confronti delle aziende che pagano il contributo a questa fondazione e ci sono molte aziende marchigiane impegnate nell’industria delle conserve che pagano questo contributo dalla dubbia utilità. Per questo - conclude l'esponente dei Civici Marche - con la mia mozione sottoscritta anche dai colleghi Marinelli, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Pasqui e Bilò che ringrazio, impegniamo il Presidente e la Giunta Regionale a richiedere al Ministero dell’Economia e finanze ed al Ministero dello Sviluppo economico l’impegno ad abolire il contributo obbligatorio alla SSICA e a richiedere al Governo di valutare l’abolizione della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari in ogni sua forma”.


da Giacomo Rossi 
Consigliere Regionale





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2022 alle 16:04 sul giornale del 10 febbraio 2022 - 158 letture

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