Sanità, si inventano slogan di cambiamento, ma nella realtà nulla è cambiato in meglio rispetto al passato

ospedale di cagli 2' di lettura 16/02/2022 - Se qualcuno avesse avuto bisogno di una conferma dello stato di disagio, di confusione, di ritardi, di ambiguità, in cui versa la sanità marchigiana, è stato accontentato. Le inadeguatezze soggettive degli amministratori regionali si trasformano in difficoltà oggettive per operatori e cittadini.

Si inventano slogan di cambiamento, ma nella realtà nulla è cambiato in meglio rispetto al passato. È ormai evidente che nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale per il territorio che gravitava sull’ospedale di Cagli, è in fase di studio, di progettazione o di attuazione.

Peraltro il peggioramento dei servizi è evidente: L’attuale Ospedale di Comunità offre il settanta per cento di prestazioni in meno. Sono stati eliminati dei servizi senza proporre niente di migliore. Le risposte sanitarie, anche di primo livello sono ora più lontane, a livello sia ospedaliero sia ambulatoriale. La trasformazione da ospedale per acuti ad ospedale di comunità, che pure non ci convince, si sarebbe potuto attuare in maniera diversa e più appropriata.

Per zone come le nostre serve almeno un ospedale di comunità rafforzato, che preveda cioè più servizi rispetto al modello standard, ma per realizzarlo serve una deroga all’ex Decreto Balduzzi che, pur modificato, non prevede, di norma, le risposte di cui hanno bisogno territori caratterizzati da fragilità umane, demografiche ed orografiche. Sono situazioni troppo specifiche che non potevano essere considerate in una legge generale. Per ottenere tale deroga occorre essere in contatto costante con il Governo, facendo presente le condizioni di disagio reale realizzando anche alleanze con altre Regioni che presentano le stesse situazioni. Purtroppo non ci giunge notizia che l’assessore Saltamartini si sia attivato in questa direzione. Che non si voglia modificare niente per costruire sulle mancate realizzazioni una nuova campagna elettorale accusando altri delle proprie inadempienze? Ipotizzare poi per Cagli una nuova futuribile struttura sanitaria potrebbe essere il modo migliore per non dare risposte nel presente. Si decida cosa fare nella e della struttura esistente per renderla pienamente funzionante ed utilizzabile, si stabiliscano quali caratteristiche debba avere, solo in seguito si può parlare di altro. Certo è importante la sua messa in sicurezza dal punto di vista antisismico, ma non basta, se non vi sono progetti chiari sull’utilizzo.

Come Articolo Uno chiediamo che al più presto vengano concordate con le istituzioni, i sindacati, i cittadini organizzati in associazioni di volontariato ed in comitati, le scelte per l’immediato per i servizi sanitari e le linee di sviluppo per il futuro.

Ninel Donini






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-02-2022 alle 17:11 sul giornale del 16 febbraio 2022 - 185 letture

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