Le tenebrose visioni di un sindaco futurista

5' di lettura 16/04/2022 - Il Sindaco di Urbino ha deciso di liberare la Città dai noiosi ripiegamenti tormentati e malinconici del Rinascimento. Ovvero da quel vecchiume di angosce ed insoddisfazioni che quella straordinaria civiltà culturale ed artistica gli hanno procurato grazie alla sua scarsità o meglio rudimentale sensibilità rispetto a quel mondo. Dunque ha deciso di rompere col passato. Nobilitando la Città con nuove forme di vita per proiettarla verso un “futurismo” alla Marinetti.

La pagina locale del solito Giornale ne ha dato ‘ufficialità. Urbino sarà dotata nel Centro storico di una nuova mobilità sostenibile mediante l’acquisto di un “bus navetta elettrico senza conducente”. Via dunque la languida e futile applicazione del trenino bianco e rosso, ormai datato a tempi troppo recenti. Via quel sipario Ducale che offusca ogni forma di continuità come se tutto fosse già accaduto. La macchina infernale presto sarà tra noi. Circolerà tra noi senza una presenza umana alla sua guida.

I Cittadini ne sono rimasti profondamente emozionati. Scossi tra incredulità e timore di separarsi dal passato. Ovvero tra libidine per quel nuovo universo e la percezione di un mondo fatto di abitudini e ripetizioni che sta per finire. “Ma che cazzo dici, saremo nella modernità!! non arrancheremo più per Valbona! non capisci cazzo che il nostro avatar Sindaco ci leverà dalle terre di mezzo per scaraventarci nel profondo di tutte le storie e di mondi fantastici ed inimmaginabili? Non capisci che cambierà tutto, che diventeremo avanguardia? Che ad Urbino non si verrà più per Raffaello, piuttosto per un giro nella giostra di una vita diversa che supera i tempi? Una figata incredibile!

Ma, non riesco ad immaginare come sia fatto questo coso senza conducente. Si tratta di un pullmino minuto, stampato in 3D, da 10/15 posti massimo. Elettrico. Sfiora i 25 km l’ora, con una autonomia di circa 8 ore. È dotato di sensori radar, laser, Gps, infrarossi ed algoritmi che intercettano una mappa di percorso digitale già imparata a memoria. Oddio! senza un conducente avrei paura. Tranquillo, c’è sempre un conducente da remoto che controlla ed interviene a fronte di ogni pericolo. Così mi sentirei un po’ più sicuro. Fintanto però che non piova o nevichi perché questi elementi tendono a confondere i sensori ed a renderlo imprevedibile. Ma quanto costa? Attorno alle 300 mila euro. Si tratta di un investimento, una finestra sul futuro, anche se i detrattori in America, tipo la rivista Business Insider, affermano di essere ancora lontani decenni dalla sicurezza della guida autonoma. Ma ci sono stati incidenti? Si, diversi. A Sion in Svizzera il primo giorno di servizio il pullmino è andato contro uno sportello d’auto in sosta non previsto dalla mappa. In altri luoghi, ci sono già stati feriti e morti. Sai è molto complicato eguagliare le competenze di un conducente umano. Perché la guida autonoma per essere sicura avrebbe bisogno di strade larghe, senza molto traffico, pochi incroci e pochi pedoni. Giusto come i vicoli di Urbino! Beh, credo che dovranno arrotondare qualche spigolo. Ma se succede l’incidente, visto che non c’è il conducente, chi è responsabile il costruttore o l’amministrazione? Ancora non si sa. Non c’è ancora una legge. Per questo occorre una vigilanza continua da parte del pilota da remoto, che rimosso dalla funzione di conducente torna ed esserlo in ufficio davanti ad un monitor. Ma non fermarti a queste congetture. Guarda oltre. Urbino diventerà una Città laboratorio. Un nuovo punto di riferimento. Non sarà più una occasione visiva, di contemplazione. Piuttosto diventerà l’incomparabile affresco di una Città nuova. Adeguata al mondo che verrà. Dove l’utopia di Città ideale non sarà più il sogno irrisolto. Ma diventerà un ordine naturale.

E per questo, il Sindaco fino ad ora santuario di rovine, dovrà essere assolto da tutte le indegnità subite. Tutti i suoi detrattori dovranno ravvedersi, piegarsi, ritrattare, ammettere di aver sbagliato. Io per primo, dovrò fare atto di contrizione per averlo accusato di essere un Sindaco per caso, inutile quanto dannoso, distruttore di peculiarità, impreparato, incolto, senza visioni, arrogante e prepotente. Ovvero una calamità per Urbino. Dovrò cospargermi il capo di cenere ed ammettere che è stato capace di una rivoluzione culturale che cambierà il volto della Città sul piano estetico e sociale. E mi toccherà accettare l’improprio dire comune che le perle più preziose spesso si trovano nei greti secchi dei fiumi. Di fatto, per otto anni non mi sono accorto di un Sindaco dai lineamenti di luce limpidissima nel greto secco di Urbino. Una istituzione luminosissima.

Dio mio, avremo un pullmino senza conducente. Non riesco ad immaginarlo avventurarsi tra il disordine cittadino. Accarezzare i lembi dei parafanghi delle auto in sosta vietata. Andare incontro ai gironi infernali della movida. Muoversi cieco tra cartelli stradali che non hanno più significato. Dove la Polizia Locale che non esiste più, non potrà favorirne le incertezze. Immagino di conseguenza che anche il pullmino senza conducente dovrà diventare anch’esso immorale per conciliarsi al contesto. Diventare l’insensato simbolo di quella modernità febbrile non necessaria che trascura il calore e la passione di una realtà calma a progredire. Tuttavia, tutti i Cittadini saranno contenti. Perché muteranno i costumi ormai saturi. Si aprirà di una nuova stagione eccitante, scritta col gesso da un Sindaco nato imparato. Nessuno gli negherà questa virtù. Perché Urbino assuefatta ormai al peggio, è incapace di moltiplicare critiche”.






Questo è un articolo pubblicato il 16-04-2022 alle 07:27 sul giornale del 16 aprile 2022 - 416 letture

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