Il pro-sindaco di Urbino e il patrocinio alla mostra sulla Marcia su Roma...

3' di lettura 22/04/2022 - Parlamentare della Repubblica, eletto nel centro-destra con una lista in cui la sua persona è addirittura senza falsa modestia associata al Rinascimento, Vittorio Sgarbi, pro-sindaco di Urbino, senza provare alcuna vergogna concede il patrocinio della sua lista, e quindi suo personale, a una mostra “storico-documentaria e cimelistica”, “Roma o Morte. Un secolo dalla Marcia”, che sarà inaugurata a Predappio il 23 aprile per concludersi il 6 novembre.

Poteva fare di più Sgarbi per rinfrescare la propria fama di provocatore: inserire nel manifesto della mostra, che riproduce il quadro di Giacomo Balla probabilmente dipinto nel 1932 in occasione del decennale della marcia, anche la sua figura fra quella dei quadrumviri che accompagnano Mussolini il quale, per inciso, alla marcia su Roma non partecipò preferendo rimanere a Cavallasca, presso Como, coccolato dall’amante Margherita Sarfatti, in prossimità del confine svizzero che avrebbe oltrepassato se la situazione fosse precipitata. Solo a cose fatte il 30 ottobre il duce raggiunse Roma per ricevere dal re l’incarico di formare il governo.

La mostra è curata da personaggi noti per la loro conclamata appartenenza alla tradizione fascista - in versione nostalgica per quanto riguarda Franco D’Emilio e a quella rappresentata da Fratelli d’Italia, in cui ricopre importanti incarichi, dell'altro curatore l’avv. Francesco Minutiello. Il D’Emilio, di origini liguri, ma forlivese di adozione, già funzionario dell’Archivio di Stato di Forlì, non è nuovo a performance di questo genere avendo nel recente passato (agosto 2020) organizzato nella casa natale di Mussolini l’ Esposizione dedicata alla guerra d’Abissinia. Tutte le sue fatiche le ha dedicate a Predappio e al fascismo forlivese: La terra del duce: l’era fascista nella Romagna forlivese 1922-1940 (2014), Predappio al tempo del duce (2017), La fortuna di Dante nel Ventennio (2021), di debole qualità storiografica, piuttosto incline a operazioni nostalgiche dietro cui coltiva l’intima convinzione del fascismo età dell’oro per l’Italia.

L’avv. Francesco Minutiello è invece un fascista a tutto tondo che si è permesso di insultare la memoria del partigiano Adriano Casadei (assassinato con Sirio (Silvio) Corbari, Arturo Spazzoli e Iris Versari, presso Modigliana, il 19 agosto 1944 dai brigatisti neri e la soldataglia tedesca) «legittimamente giustiziato secondo le leggi del tempo». Ha anche qualificato la dedica di una scuola elementare alla partigiana Tina Gori come «un oltraggio alla memoria storica di una città [Forlì] che è stata volenti o nolenti in gran parte disegnata nell’epoca del genio fascista e che oggi si presenta come uno dei più importanti esempi dell’architettura del Ventennio». Più volte ha chiesto di vietare per motivi di ordine pubblico le iniziative pubbliche dell’Anpi per la liberazione di Predappio, avvenuta il 28 ottobre 1944, perché coincidente con l’anniversario della marcia su Roma!

Sgarbi si deve vergognare e ancora di più si deve vergognare il sindaco Gambini che lo ha stupidamente voluto pro-sindaco, un incarico di assoluta novità per il nostro Comune che non ne aveva mai sentito il bisogno. Si tratta, per altro, di un incarico affidato a figure che per biografia e profilo politico-culturale, sono legate alla città da un rapporto particolare per averne attraversata la storia e lasciato un segno, una sorta di rappresentanti e di garanti delle virtù cittadine. Il patrocinio concesso alla mostra di Predappio è un altro colpo al decoro politico e alla tradizione democratica e antifascista di Urbino. Stiamo ai fatti e ai precedenti, anche a quelli giudiziari: basta con un personaggio insultante e divisivo che il sodale Gambini ha voluto per piaggeria nominare pro-sindaco. Con quale faccia il sindaco si presenterà in piazza il 25 Aprile? Le opposizioni consiliari chiedano le dimissioni di Sgarbi e al momento del voto si vedrà chi ama questa città o chi vuole relegarla al ruolo di zimbello nazionale.

Il presidente
Ermanno Torrico


da Istituto "E. Cappellini" Urbino
Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione







Questo è un articolo pubblicato il 22-04-2022 alle 20:55 sul giornale del 22 aprile 2022 - 223 letture

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