Lavori al Mausoleo di San Bernardino, incompetenza o sciatteria?

2' di lettura 22/06/2022 - Incompetenza o sciatteria? Questa è la domanda che sorge spontanea di fronte alla non-scelta dell’Amministrazione comunale negli interventi di piccoli aggiustamenti al Mausoleo ducale di San Bernardino.

Infatti, a cominciare dall’esterno, il sagrato è stato peggiorato dall’inserimento di lastroni in “ghiaia cementata” invece di uniformare l’ingresso con il paramento murario dell’edificio. Bastava semplicemente rivestire la rete elettrosaldata con listelli di mattoni urbinati possibilmente lavorati a mano. Per il resto all’esterno nessun altro lavoro significativo ha modificato l’assetto degradato che da molti anni viene denunciato.

All’interno si dice che i lavori non sono stati ultimati. I realtà ben poco è stato fatto. Tra l’altro non sono stati neppure ripuliti i vetri dei grandi finestroni della navata, della controfacciata e del coro. I due eleganti confessionali secenteschi, sebbene piuttosto malandati, sono rimasti al loro posto mentre avrebbero dovuto costituire oggetto di accurato restauro e collocazione in uno spazio museale.

È stata affissa, a lato del cenotafio del Duca, la riproduzione fotografica ad alta definizione, in dimensioni originali, della Pala Montefeltro di Piero della Francesca. La riproduzione è certamente eccellente e restituisce la suggestione del grande capolavoro, ma la collocazione è del tutto impropria poiché le pareti dell’edificio funerario sono state concepite da Francesco di Giorgio senza alcuna decorazione salvo il fregio che corre lungo tutta la trabeazione. La Pala può provvisoriamente essere collocata nell’attuale altare centrale simulando, sia pure in diversa condizione, la collocazione originaria. La scelta del Comune deturpa l’ambientazione del monumento e rende meno leggibile e suadente la qualità della Sacra Conversazione. La ripulitura delle pareti è approssimativa e arriva appena all’altezza dei finestroni. Le colonne del baldacchino che sorreggono le volte su cui si innesta la cupola risultano macchiate e quindi non correttamente trattate.

Infine la scelta delle sedute per uso liturgico è almeno discutibile e provocano uno strano disagio al visitatore o a chi sosta nell’aula. È stata evitata la soluzione più ovvia e ordinaria delle tradizionali panche di cui comunque esiste un progetto dedicato all’aula del mausoleo risalente al 2001.

Francesco Colocci
Ermanno Torrico








Questo è un articolo pubblicato il 22-06-2022 alle 18:00 sul giornale del 22 giugno 2022 - 275 letture

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