La Procura: "Nessuna allerta meteo attivata dalla Regione". Polemica per Acquaroli alla campagna elettorale

2' di lettura 20/09/2022 - "Non c'è una allerta da parte della Regione nei confronti dei Comuni". Lo afferma la procuratrice capo di Ancona Monica Garulli a proposito dell’inchiesta sull'alluvione del 15 settembre che ha devastato il Senigalliese e la provincia di Pesaro e Urbino e che ha provocato 11 vittime e due dispersi.

“Le indagini sono in una fase iniziale e tutte le ipotesi ricostrittive sono prese in considerazione. La principale preoccupazione della Procura della Repubblica è quella di assicurare le fonti di prova che possano essere di ausilio nella ricostruzione dei fatti - ha dichiarato la procuratrice capo di Ancona Monica Garulli - ci sono acquisizioni documentali e anche testimoniali. Quello che si riscontra in questo momento è che non c'è stata un'allerta da parte della Regione nei confronti dei Comuni”.

Sulla questione relativa agli allertamenti anche la Procura di Pesaro Urbino ha aperto un fascicolo contro ignoti per inondazione colposa con l'obiettivo di ricostruire le fasi e le tempistiche e gli allertamenti nei confronti dei Comuni interessati.

Intanto lunedì i Carabinieri hanno acquisito documenti sulla mancata manutenzione dei fiumi che hanno straripato durante l’alluvione. E dopo il caso dell’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi a un dibattito prima del disastro, ora nel mirino finisce anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli di Fdi accusato di aver partecipato ad un evento di campagna elettorale nel maceratese e di essere arrivato tardi, quando gli eventi erano già precipitati in Regione. Sulla questione è lo stesso Acquaroli che chiarisce la sua posizione, precisando che alle 23.30 del 15 settembre si trovava nella Sala operativa della Protezione Civile Regionale.

“Mi vedo costretto a pubblicare questa foto scattata nel corso di una riunione nella Sala operativa della protezione civile regionale, intorno alle 23,30 del giorno 15 settembre. Lo faccio adesso perché su alcuna stampa nazionale gira la notizia che io abbia trascorso la serata a cena, mentre stava succedendo il finimondo nella nostra Regione - spiega Acquaroli - Ebbene sì, ammetto che non ho poteri di veggenza e che prima di essere allertato, ignaro di quanto stesse accadendo, partecipavo come da programma ad un evento che ho subito abbandonato nel momento in cui i miei collaboratori mi hanno avvertito. Ho ritenuto doveroso a questo punto raccontare alla comunità marchigiana come sono andate le cose, rispetto a chi sta utilizzando questo dramma per altre finalità”.

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Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2022 alle 12:22 sul giornale del 20 settembre 2022 - 514 letture

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