Biotecnologie Ambientali ed Energia, all'ITIS di Urbino due nuove articolazioni legate all'ecosostenibilità

5' di lettura 28/01/2023 - Due nuove articolazioni per rispondere alle esigenze formative del territorio e del mondo del lavoro in funzione delle nuove linee di sviluppo che si stanno delineando in Italia ed Europa.

Una novità assoluta per la nostra Provincia che si inserisce in una tendenza alla crescita sostenibile e all’economia circolare. Dal prossimo anno l’Itis “Mattei” di Urbino diversificherà ulteriormente le possibilità di scelta dei suoi studenti con l’articolazione di Biotecnologie Ambientali nell’indirizzo di Chimica e quella di Energia nell’indirizzo di Meccanica e Meccatronica, appena approvate dall’Usr delle Marche.

“L’idea di inserire nel nostro piano di studio due nuove articolazioni, - spiega Sergio Brandi, dirigente dell’Itis “Mattei” - nasce per adeguarci alle nuove prospettive della società e del mondo del lavoro. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina quasi 60 miliardi di euro alla «Rivoluzione verde e transizione ecologica», e comprende programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili, investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica, iniziative per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche. Questo porterà necessariamente ad una riconversione «verde» di tanti settori produttivi. È compito di una scuola come la nostra quella di leggere le esigenze dei tempi e di creare delle figure professionali più specializzate su questi nuovi filoni”.

Attualmente l’indirizzo di Meccanica conta 12 classi e 272 studenti, mentre quello di Chimica 9 classi e 189 studenti; dunque delle specializzazioni decisamente “in salute”. Non si tratta infatti di aprire due nuovi indirizzi, ma di due articolazioni che già dal prossimo anno gli studenti dell’Itis potranno scegliere in alternativa a quelle attualmente in vigore.

Questo significa che già nei prossimi tre/quattro anni il tecnico urbinate sarà in grado di lanciare sul mondo del lavoro i primi diplomati del territorio con la qualifica di Energia, visto che tale articolazione non è presente in nessuna scuola della provincia e di quelle vicine. “La nuova articolazione - spiega il prof. Michele Aurelio responsabile del dipartimento - prevede l’approfondimento delle problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, anche nell’ambito della normativa aziendale, e alla progettazione degli impianti industriali del comparto energetico. E’ un tema di stretta attualità e siamo tutti consapevoli della sua importanza. L'ITIS "Mattei" ha deciso di mettersi in gioco, raccogliendo la richiesta delle maggiori aziende del settore energetico del territorio”.

A caldeggiare in Regione l’apertura di questa nuova articolazione sono state proprio delle aziende del territorio come Enereco, Techfem, Auriga Consulting che hanno necessità di nuovi tecnici e progettisti di impianti industriali per la produzione di energia sia fossile che rinnovabile. “Tutte queste aziende - continua il prof. Aurelio - entreranno in modo attivo anche nella formazione scolastica, a questi va aggiunta anche Saipem che ha previsto un progetto formativo all’interno della nostra scuola, mirato anche alle nuove assunzioni”.

La scelta di Biotecnologie, altrettanto innovativa, verrà invece proposta agli studenti che quest’anno usciranno dalla scuola primaria, perché sarà necessario allestire prima dei laboratori dedicati. “Gli investimenti nella ricerca e sviluppo nelle biotecnologie da parte delle imprese del comparto - analizza Paolo Rossolini, responsabile del dipartimento di Chimica - hanno mostrato un’accelerazione enorme negli ultimi anni. Il comparto delle biotecnologie sta diventando un motore dell’innovazione nazionale, per cui diventa importante approfondire tematiche specifiche come le metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici e microbiologici, lo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, della genetica e delle biotecnologie, le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro; tutti contenuti specifici della nuova articolazione di «Biotecnologie ambientali». Da questo percorso usciranno i futuri esperti in analisi chimiche e microbiologiche, in attività di controllo e verifica ambientale e nella gestione dei processi biologici".

Anche l’indirizzo di Elettronica/Elettrotecnica, in questo caso sfruttando la quota di autonomia, subirà una riorganizzazione interna volta alla semplificazione: la specializzazione di robotica verrà integrata in pianta stabile in entrambe le articolazioni inserendo una quarta materia tecnica: Robotica industriale nella specializzazione di Elettrotecnica e Robotica smart in quella di Elettronica. L’aggiornamento di entrambi i percorsi di studio riflette la necessità di “agganciare” i più avanzati settori di applicazioni digitali nella cosiddetta “industria 4.0” e rendere familiari le tecnologie di tale ambito agli studenti.

Ma una rivoluzione di questo tipo necessita anche di un rinnovamento degli ambienti e della strumentazione tecnica, reso possibile grazie al progetto EduGreen con cui l’Itis “Mattei” è risultato vincitore di un bando Pon da 170mila euro sullo sviluppo verde di laboratori. Questi soldi verranno spesi dal tecnico per la creazione di due nuovi ambienti: uno di Chimica Analitica Ambientale e l’altro, appunto, di Energia. “In tutti questi anni - puntualizza il prof. Alessandro Panaroni, estensore del progetto vincente - la nostra scuola ha sviluppato, anche in collaborazione con enti esterni, attività di monitoraggio ambientale legati all’analisi delle acque e degli ambienti; dai prossimi anni sarà possibile dedicarsi anche ad esaminare campioni di suolo e di aria, o proporre indagini per controllare la qualità del comparto agroalimentare. Un’attività in cui sarà interessante approfondire collaborazioni con il territorio, visto che quello di Urbino è uno dei distretti del biologico più importanti d’Italia” “Con questo finanziamento - aggiunge il vice preside Paolo Righi - sarà possibile implementare un nuovo laboratorio di energetica all’ITIS che si aggiungerà ai 20 già esistenti. L’oggetto di studio del laboratorio ci proietta in quello che è il problema fondamentale del nostro presente e del nostro futuro: la questione energetica in tutti i suoi aspetti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, di efficienza nel suo utilizzo e di risparmio energetico.

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-01-2023 alle 18:49 sul giornale del 28 gennaio 2023 - 294 letture

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